Uyuni: Live at Circolo Aurora // 23 Giugno 2011

Direttamente dalla Riviera Romagnola, si presentano per il soundcheck al circolo Aurora due architetti: uno con pizzetto sbarazzino e cesto di riccioli à la Dylan; l'altro con pantalone corto, maglietta giallo banana e un amore segreto per i manga d'autore. Due soggetti che sicuramente non fanno pensare ai fronzoli e alla vita patinata da rotocalchi che il nome di Rimini subito ci fa venire in mente. È compito loro inaugurare la rassegna live promossa e organizzata da LeAspenClub con l'aiuto di Firenze Underground e Jena Booking del circolo di Piazza Tasso. Nell'intima cornice del mini palco all'aperto che il locale ha messo a disposizione per gli eventi live gli Uyuni prendono posto e si preparano a presentare il loro primo lavoro targato Tafuzzy Records. Il pubblico è attento fin dalle prime note, ipnotizzato dal dolcissimo suono delle chitarra di Lompa e dalle ritmiche sulle pelli di Inserirefloppino. Serpeggiando per una scaletta che segue in ogni dettaglio una escalation sonora che culminerà alla fine del live, gli Uyuni rendono manifesta la loro visione e il loro progetto sonoro: un progetto che si basa su un indubbio gusto musicale e su un sapiente gioco di luci ed ombre dato da lampi di elettronica e caleidoscopiche loop station. Quello degli Uyuni  è un sound fatto di accenti nei punti giusti, di arrangiamenti preziosi e mai invasivi; la chitarra acustica segue la lezione dei maestri dell'America anni '20-'30, instaurando con la batteria un dialogo in cui mai nessuna delle due parti prevale troppo sull'altra. Gli Uyuni prendono le melodie della grande depressione e le colorano con le note elettroniche del 2000, raramente si riesce a sentire un tipo di musica così ricercato e al contempo così ben eseguito in veste live. Il pubblico partecipe segue con attenzione mentre il folle duo procede nella scaletta, tra bordate noise e drones malinconici. L'inizio per l'Aurora è ottimo e la sorpresa per la scoperta degli Uyuni è una delle più piacevoli dell'estate fiorentina, ci auguriamo di rivederli e risentirli presto.


Articolo a cura di:
Tommi 'Jena' Fantoni

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