Johnny Mox : Oh Reverend !


Nell'intervista di oggi parliamo di Johnny Mox, all'anagrafe Gianluca Taraborelli, trentino di nascita, ma internazionale nei suoni. Artista poliedrico e eclettico negli anni ci ha allietato con svariati progetti (Nurse! Nurse! Nurse! e Fonda Sisters su tutti) ed ora pare aver trovato la propria identità e conferma nell'ambito solistico con il nome appunto di Johnny Mox. Il suo disco We=Trouble è uscito l'anno scorso per  Whosbrain Records - Musica Per Organi Caldi ed è uno dei migliori LP sfornati nel 2012: immaginatevi un sound da predicatore elettrico à la Dad Horse Experience con la verve, la carica emotiva propria del reverendo James Brown. Già basterebbero questi elementi per schiaffare il vinile sul piatto e gustarselo ben bene. Se poi ci aggiungiamo anche il live strepitoso che Mox imbastisce ad ogni occasione, allora siamo proprio a cavallo. Sì, perché per quanto possa essere bello un disco, il terreno di prova migliore è sempre quello del palco e i live di Johnny Mox sono trascinanti oltre ogni limite. Gioite quindi fiorentini, poiché noi di FU! come sapete parliamo di artisti non locali soltanto quando vengono a suonare dalle nostre parti, l'appuntamento è quindi per Martedì 21 Maggio 2013 al Circolo Aurora di Piazza Tasso a Firenze (per la rassegna Mars! Attacks), inoltre qui c'è tutto il disco in freedownload così arrivate già preparati e con le canzoni fresche in testa. Buona lettura e buon ascolto!

Partiamo dal principio, come mai hai deciso di concentrarti su un progetto solista?

Per un periodo ho vissuto negli Stati Uniti, lì mi è capitato di suonare veramente con chiunque, ho fatto addirittura un provino come batterista per una band electro-pop solo perchè non avevo i soldi per tornare in Italia e loro cercavano qualcuno per il tour europeo. Ovviamente mi hanno scartato. Avevo talmente tanta roba che mi girava per la testa che ho cominciato a registrare pezzi da solo, partendo proprio dai cori e dalla voce, poi ho comprato una loopstation e da lì non mi sono più fermato. 

Il tuo passato musicale spazia tra il math d'autore (mi riferisco alla cassa diritta e al basso scavezzacollo dei Nurse! Nurse! Nurse! che personalmente trovo fichissimi) e il folk naif dei Fonda Sisters, e adesso c'è il predicatore Johnny Mox. Dicci in che modo è nato il tuo particolare sound, hai visto anche tu la luce come il buon Jake Blues?

Una domenica ho preso la metro fino ad Harlem, ho visto una messa cantata ed in effetti da quel momento niente è stato più lo stesso. Cerco di mettere assieme cose differenti, trame intricate su strutture semplicissime. Mi mancano tutti i gruppi in cui ho suonato, proprio perché sono state esperienze radicalmente diverse, ma penso che per un bel po' questo resterà il progetto a cui dedicherò più energie, anche perché io nei gruppi sono uno che ti sfinisce, un vero scassapalle.

We = Trouble
Johnny Mox
2012
Wosbrain rec / MusicaPerOrganiCaldi
Cambiano le sonorità così come il loro esecutore, da chitarrista - bassista - batterista, adesso fai affidamento solo sulla tua voce e sul loop, hai finalmente trovato la tua dimensione ideale?

Fare musica utilizzando principalmente la voce è molto stimolante, perché ti costringe ad essere concreto, ad andare all'osso della struttura dei pezzi. C'è qualcosa di primitivo nell'uso delle voci: i respiri, il timbro i riverberi e gli incastri armonici della tradizione corale. Non capisco per esempio, pur trovando pazzesche le cose che fa, il senso di un progetto come quello di Dub Fx: usi la voce per suonare praticamente identico ai sintetizzatori? Wow. E' un po' come il tizio (tutti ne conosciamo uno) che fa gli assoli di clarinetto con la chitarra e la pedaliera degli effetti. Ma se volevo un assolo di clarinetto chiamavo uno col clarinetto no?

Ultimamente porti avanti live anche il tuo progetto allargato: the Moxters of the Universe, ce ne parli un po' ? 

Mi manca tantissimo stare sul palco e in furgone con altra gente. E così sto cercando di mettere in piedi una sorta di super-gruppo aperto. Una specie di nazionale cantanti fricchettona. I Moxters sono i peggio avanzi di galera delle valli trentine, pensa che alcuni di loro non hanno nemmeno internettte!! Altri invece non hanno il riscaldamento in casa e bruciano i pellet con i chiodi per scaldarsi. In maniera più o meno disordinata nei Moxters fino ad ora ci hanno suonato membri di gruppi come Death by Pleasure, Maso, Kepsah, Fango, Sabung, Piccola Orchestra Felix Lalù. Il tutto suona come una specie di Tullio de Piscopo con le borchie che fluttua nello spazio.

Torniamo a Johnny Mox: parlaci dei gruppi che più ti hanno influenzato, senza i quali non avresti mai fatto la musica che proponi oggi. Se dico Beastie Boys sparo una cazzata?

Amigo il tuo è uno strike pieno. I Beastie Boys sono stati un esempio abbagliante per creatività, ironia, sound, gusto per la sfida. Pensa solo a come hanno sempre cercato di mantenere il controllo e la gestione totale dei loro progetti, dalla realizzazione dei video ai concerti organizzati per il Tibet. E' gente che è riuscita ad evolvere senza mai perdere identità, influenzando generazioni di musicisti, vendendo vagonate di dischi e divertendosi con la stessa attitudine che aveva dal liceo. 

L'idea di usare il beatbox deriva quindi dalle tue radici rap ?

Certo che sì. Il rap e l'hip-hop io li ho vissuti come una sorta di black metal personale. Quando ero alle medie nessuno ascoltava il rap. Non c'era modo nemmeno di trovare i dischi. E' un mondo che io ho idealizzato e travisato a livelli inverosimili. Ecco come me la immaginavo: dei tizi qualsiasi che con poche, pochissime cose dicono come stanno le cose per davvero. Praticamente gli stessi ingredienti del punk. Adesso il rap è un movimento mondiale, ha preso direzioni che mi interessano meno, ma la spinta iniziale, la povertà totale dei mezzi, l'idea della battle e di una cultura che nasce interamente dal basso continuano ad ispirarmi Per il beatbox mi alleno tutte le volte che sono sotto la doccia. C'è chi canta Bobby Solo, io vado di beatbox .Giulia, la mia ragazza ha un bel po' di materiale video davvero compromettente di me dietro il vetro smerigliato; anche perché la frontiera del beatbox sotto la doccia e la body percussion totale. Quindi batteria fatta con la bocca e grandissime rullate metal sulla chiappone. Provateci.

La cassa da batteria che ti porti sempre dietro nei live, vero e proprio pulpito dal quale arringare le folle, è ormai diventata parte integrante dello scenario Mox, quanto è importante per te e come mai?

Montare sulla grancassa era una cosa che facevamo già ai tempi dei Nurse!Nurse!Nurse!. Se consideri la band come una persona fisica, la grancassa è il cuore che pulsa di questo corpo. E' un oggetto meraviglioso da cui non riesco a staccarmi.

Di chilometri ne fai parecchi, sei sempre in giro a suonare, in Italia e fuori. Parlaci della beneamata differenza tra le scene nazionali e estere, è vera la vecchia storia che l'erba del vicino è sempre più verde o è tutto una cazzata? 

In realtà non ho fatto così tante esperienze e tour esteri. E non mi considero in grado di pretendere chissà che trattamenti. Se arrivo in un posto e la gente sa chi sono prima ancora di salire sulla grancassa la considero già una vittoria. Mi interessa poter continuare a fare quello che sto facendo, evolvermi, divertirmi, trovare soluzioni nuove e battere più gente possibile a calcio balilla.

Che rapporto hai con i social network?
Cerco di non subirli. Ma li subisco.

Qual è il gruppo che più ti esalta al momento? 

Nate Rappole aka GULLragazzone americano con cui sarò in tour tra meno di un mese (qui le date) e il cantautore Caso.

Il più bel concerto che hai visto recentemente? 

Colin Stetson a Marostica, Disquieted By a Riva, Barberos a Trento.

Martedì 21 maggio 2013 suonerai al Circolo Aurora di Firenze, è da un bel po' (se non sbaglio un paio di anni tutti) che non vieni dalle nostre parti, contento di tornare?

Contentissimo. Ho molti amici a Firenze, anzi ora che me l'hai ricordato me li segno tutti, così poi so contro chi puntare il dito se non li vedo sotto il palco.

Progetti per il futuro? 

A fine autunno dovrei registrare il disco nuovo. Sono in una fase delicata, perché le cose cominciano a prendere forma e la paura di sbrodolare è tanta.

Saluti e raccomandazioni di rito!

Amici: più Gol e meno Lol


Intervista a Cura di:
Tommaso Fantoni

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