Quiet Pig: Personæ [2014]

Sulla carta siamo già a posto: i membri di questo trio nuovo di pacca sono tutti eccellenti artisti della scena locale: al basso e voce c'è Robert Bardi (già personalità dirompente emersa con il suo altro progetto sludge Idlegod), alla batteria c'è Daniele "Pisi" D'Andrea (dai Nausea Or Questra, nonché patron dell'ottima label Santa Valvola, per cui esce il disco in questione), per concludere questo trittico di estri abbiamo Fabio "Lot" Lombardi - ex Just Dogs - che, messa da parte la matita con cui è solito realizzare ottime illustrazioni (vedere qui per credere, oppure concentrarsi sulla cover di Personæ), si concentra sulla parte armonica del suono sostenendolo con l'organo e spalleggiando Robert nei cori. Dall'incontro/scontro di queste teste ne emerge un sound veloce, da rincorsa continua. Come quella che un maiale assonnato effettuerebbe di scatto per raggiungere il consueto pasto. Ma questo porco non si ingozza, non ci sono esagerazioni nè fronzoli: i Quiet Pig marciano duri a diritto, lasciando dietro di sé corpi danzerini e teste scosse fino allo sfinimento. Il sound è aggressivo pur rimanendo spumeggiante e brioso, un divertito incazzato per intendersi. L'atmosfera è qualcosa di sospeso tra la saletta fumosa e il regno della discoball. Marcio al punto giusto. Per chi è fan di certe sonorità synthpunk grezze ma raffinate in stile Lost Sounds (una delle cose migliori uscite da Memphis - dove non esiste solo il Re!) o Destruction Unit, un EP del genere non può che rappresentare un invito a nozze. Ogni pezzo, sotto i tre minuti, trascina e porta via. Addosso ti rimane solo la voglia di riascoltarlo. Mancava in effetti, in zona, qualcosa del genere.
Recensione a cura di:
Tommaso Fantoni

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