Hero Shima: s/t [2015]

Gli Hero Shima sono un trio pratese nato sul finire del 2014 dall'unione di Cristiano Poli (voce e chitarra), Andrea Spagnesi (basso) e Federico Valente (batteria), freschi di uscita del loro primo EP autoprodotto registrato al Folsom Prison Studio dalla coppia d'oro Martino Mugnai/Emanuele Braca e poi masterizzato dal sempre ottimo Tommy Bianchi del White Sound Studio. La scelta di registrare in presa diretta e mixare in analogico si rivela più che azzeccata: le forti tinte new wave e post-punk che colorano marcatamente le quattro tracce dell'EP vengono così attenuate (senza però essere smorzate del tutto) da una patina vintage e avvolgente. I testi minimali, a metà strada tra sogno e realtà, vengono particolarmente enfatizzati dalla voce scura di Cristiano Poli, in linea con gli stilemi del genere a cui band ben più note ci hanno già abituato (Interpol, Cold Cave, Depeche Mode o Joy Division, a voi la scelta), il che non deve essere per forza visto come un difetto: alle venature '80s più classiche si unisce infatti un'urgenza espressiva fatta di ritmiche più serrate e punk, che contribuisce a donare una propria personalità ad un prodotto che, altrimenti, avrebbe rischiato di confondersi nella massa informe della banalità. Il sound che gli Hero Shima propongono è sì derivativo, ma anche consapevole e ben strutturato, mai monotono: le canzoni si rivelano essere molto orecchiabili e scivolano via svelte, dritte e scarne, sia nei tratti più frenetici e energici (The Game e Rockfeller) che in quelli più distensivi (Beachfront), riuscendo a coinvolgere anche chi - come il sottoscritto, tra l'altro - non è mai riuscito ad essere un grande amante di questo tipo di sonorità. Gli Hero Shima sono alla prima uscita, ma il progetto si rivela essere già maturo, sicuramente da tenere in considerazione, sia dagli appassionati della new wave vecchio stampo, che dalle nuove leve sempre in cerca di armonie accattivanti e ben costruite.
Recensione di:
Tommaso Fantoni

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